L’insieme di parametri quali l’umidità, la luce e la temperatura definisce l’ambiente.
L’ambiente, insieme al tipo di substrato, assume importanza fondamentale durante la radicazione. Basta che uno solo di questi parametri si discosti dai valori indicati per subire danni concreti nel processo di radicazione.
Va ricordato che una talea, una volta staccata dalla pianta madre, non possiede un apparato radicale, deve, pertanto, essere sottoposta ad una sorta di terapia intensiva fino a quando non sviluppi le prime radici, diventando una pianta autonoma a tutti gli effetti.
Umidità
La pianta, tramite le radici, assorbe l’acqua dal terreno utilizzando un meccanismo complesso che prende il nome di potenziale osmotico. Semplificando il meccanismo è quello a cui assistiamo quando, avendo due soluzioni, A meno concentrata (meno salata) e B più concentrata (più salata) l’acqua passa dalla soluzione meno salata a quella più salata. Affinché, quindi, le radici assorbano l’acqua dal terreno è necessario che al loro interno vi sia una maggiore concentrazione di sali rispetto alla soluzione presente nel terreno.
Ecco spiegato perché non è possibile usare acqua con salinità oltre certi limiti per irrigare le piante (questo tema sarà approfondito in seguito).
L’acqua entra nella pianta dalle radici e evapora dalle foglie attraverso strutture chiamate stomi e lenticelle dando origine al fenomeno chiamato “evapotraspirazione” che oltre a assicurare la circolazione dell’acqua e degli elementi nutritivi all’interno della pianta ha anche una funzione regolatrice della temperatura.
Nella talea non sono presenti le radici. Appare chiaro, dunque, come essa sia estremamente sensibile ai parametri dell’ambiente e come tale ambiente vada necessariamente condizionato in maniera adeguata al fine di ottenere una buona radicazione.
Il primo rischio da evitare è la disidratazione che porta dall’avvizzimento e termina con la morte dei tessuti.
Per evitare tale rischio possiamo elevare l’umidità ambientale con valori prossimi al 100% così da ridurre quasi totalmente l’evapotraspirazione .
Ti svelo un segreto: molti vivaisti specie olandesi tendono a radicare in ambienti saturi di umidità, come bancali di radicazione coperti da pellicola plastica che annullano l’evaporazione ma anche la mobilità degli elementi nutritivi che servirebbero alla talea per sintetizzare meglio le sostanze utili alla crescita delle radici, sviluppano radici poco forti in quanto non alimentate dalla parte aerea.
Anche la temperatura si riduce notevolmente con l’innalzarsi dell’umidità. Risulta utile mantenere bagnati i fusti e le foglie in quanto l’acqua, evaporando da questi, riduce la temperatura e attiva il fenomeno evapotraspirativo che consente il movimento delle sostanze nutritive all’interno della pianta.
Per ottenere una buona radicazione, pertanto, è necessario che l’umidità sia tale che la talea non appassisca ma non tanto da azzerare le funzioni fisiologiche (circolazione dell’acqua all’interno della talea).
Temperatura
Così come negli animali anche nelle piante la temperatura condiziona il metabolismo e con esso tutti i processi cellulari i quali sono più intensi fino ad una certa temperatura, al di sotto delle quali si blocca la sintesi proteica ma non l’evapotraspirazione che rallenta al diminuire della stessa, infatti a temperature più basse si ha una significativa riduzione dell’evapotraspirazione.
Sarebbe opportuno, per una corretta gestione delle talee, cercare di mantenere la temperatura al centro di un intervallo in cui si compia la sintesi proteica consentendo ai nuovi tessuti di svilupparsi ma non eccessiva da inibire la crescita.
Temperature elevate, inoltre, fanno vegetare le gemme che producono nuovi elementi traspiranti (le foglie), in assenza di radici, che dovrebbero assorbire l’acqua e mantenere il bilancio idrico costante.
Buona norma, quindi, è quella di mantenere la parte aerea delle talee a temperature leggermente inferiori rispetto a quelle che stimolano lo sviluppo degli organi aerei che aumentano la traspirazione e possono portare alla disidratazione e morte della talea.
A seguito di varie esperienze si concorda che alla base della talea ci debba essere una temperatura compresa tra i 18° e 26° a seconda delle specie e che la stessa venga mantenuta costante fino al completamento della radicazione.
Di primaria importanza è controllare che la temperatura ambientale sia più bassa del substrato in quanto, come già detto, lo sviluppo della parte aerea può essere maggiore di quello radicale causando uno squilibrio nella talea che molte volte risulta letale!
Luce
Fattore chiave per lo sviluppo della pianta, esplica la sua influenza in più modalità: intensità, durata, quantità. Condiziona la fotosintesi e la circolazione dei metaboliti e prodotti ormonali all’interno della pianta.
Attraverso il suo variare, inoltre, al variare delle stagioni stesse, regola i cicli di crescita tramite un fenomeno chiamato “fotoperiodo”.
La radiazione solare giunge sulla terra dopo essere stata filtrata dall’atmosfera e possiede due componenti, uno energetico, ultravioletto e uno termico, infrarosso. La luce, dunque, a seconda della sua quantità ha un’influenza sulla temperatura. In base ai colori della luce si hanno risposte fotosintetiche differenti. La luce blu e quella rossa esaltano la fotosintesi.
Una maggiore efficacia fotosintetica rende disponibile più metaboliti per lo sviluppo della talea. La luce blu in particolare aumenta l’apertura degli stomi e quindi anche l’evaporato. Oltre al colore della luce anche la durata condiziona favorevolmente la radicazione, la quale in genere risulta migliore a giorno lungo.
A seguito delle ridotte necessità fotosintetiche che la talea ha nel primo periodo e visto che la luce è correlata con la temperatura e questa con l’evaporazione, è buona norma nel primo periodo tenere un livello di luce basso.
Si consiglia, dove è possibile, di mantenere una luminosità compresa tra i 20.000 – 30.000 lux, ottenendo così un valido equilibrio tra radicazione ed esigenze fotosintetiche.
In conclusione per ottenere dei buoni risultati sulla radicazione delle talee è necessario:
- mantenere per le varie specie temperature comprese tra 18° – 26° con differenza tra la temperatura alla base della talee (temperature più alte) e la temperatura sulla parte aerea (temperature più basse);
- mantenere l’umidità prossima al 100% con bagnature frequenti della parte aerea per abbassare la temperatura;
- mantenere la luminosità compresa tra i 20.000 – 30.000 lux per non elevare troppo le temperature e l’evapotraspirazione ma anche per non deprimere troppo la fotosintesi e, se possibile nei periodi a giorno corto, integrare con luce artificiale o radicare in periodi più favorevoli nei quali il potenziale rizogeno risulta più elevato, in genere a fine inverno, inizio primavera per la maggior parte delle specie.
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