Se sei tra quelli che non ottengono risultati sulla radicazione o anche tra quelli che pur ottenendo buoni risultati desiderano migliorarsi, troverai sicuramente utile quello che sto per raccontarti.
Voglio prima fare una breve premessa.
Ti sarà sicuramente capitato di ascoltare, o anche di accompagnare una parente, un’amica o la tua compagna, o semplicemente una vicina, in occasione della nascita di un bambino in un reparto maternità e notare subito, guardando con occhio da imprenditore quale sei, come questo fosse gestito e cosa poteva essere migliorato.
Ho chiesto ad una persona a me cara di raccontarmi della sua esperienza di paziente in occasione della sua maternità, delle sue aspettative, delle sue esigenze e di quello che ha ricevuto in occasione di quella che avrebbe dovuto essere una lieta occasione.
Ti starai chiedendo:
“Ma che cavolo c’entra il reparto maternità con la radicazione delle talee?”.
Bene, presto spiegato, in lingua anglosassone e non solo il vivaio viene chiamato Nursery e allo stesso modo si definiscono i reparti maternità.
Ti assicuro, quindi, continuando a leggere quanto sto per raccontarti troverai idee, e suggerimenti che se trasferiti nella tua Nursery potranno darti concreti miglioramenti.
“Da mamma ho vissuto questa esperienza di recente e posso affermare che in quei giorni avrei voluto trovarmi in un ambiente confortevole, con letti e cuscini comodi.
In quel momento mi sentivo vulnerabile e pensavo che una nuova vita era pronta per venire al mondo.
Dal quel momento non avrei più potuto custodirla e proteggerla come avevo fatto fin dalle primissime fasi e nei 9 mesi precedenti. Se la sua nascita mi riempiva di gioia, al tempo stesso mi metteva angoscia.
Pensavo che presto non avrei più respirato per lei, mangiato per lei…
Presto si sarebbe staccata da me per mettere radici proprie.
Con questo stato d’animo mi sono recata in ospedale e cosa trovo: letti scomodi, cuscini e biancheria maleodorante, lavata con detergenti industriali, quasi certamente non adatti ad avvolgere la delicata pelle del mio piccolo… Pensavo: … “E se gli provocassero degli arrossamenti o se addirittura fosse allergico…?”.
Non voglio parlarti poi di quello che ti propinano da mangiare…
Da mamma pensavo alla qualità del mio latte ed eccomi servita una brodaglia insipida e quasi priva di elementi nutritivi. Povera me!
E ancora, sentivo il bisogno di ripos, ma la mattina di buonora, intorno alle 6 gli addetti alle pulizie aprivano rumorosamente le finestre. Sentire l’aria fredda irrompere nella stanza e la temperatura calare vertiginosamente non mi dava tranquillità. Pensavo: …“E se si prende un raffreddore? È ancora così piccolo, è venuto al mondo da poche ore…”
Poi un sgradevole odore di “crudo” proveniente dal pavimento, lavato con un anonimo detergente inondava l’ambiente. Per non parlare da ultimo degli assorbenti e dei pannolini che devi portarti da casa.
Ho avuto la sensazione, infine, che tutto si svolgesse troppo velocemente, comprese le visite mediche…”
Ti starai chiedendo da dove nasca tutta questa problematica.
Ti rispondo subito.
Questa situazione è generata dal risparmio a ogni costo. Gli appalti vinti a prezzo pieno vengono poi sub appaltati e la parte del costo che era stata inserita per garantire il buon risultato finisce nelle tasche di chi ha vinto l’appalto.
E indovina un po’ chi deve fare il lavoro cosa deve inventarsi pur di non fallire? Deve risparmiare su ogni fottuta minima cosa!
Ti sarà chiaro che se questo nel settore pubblico genera malumori e disservizio e nessuno quasi mai viene licenziato, nel privato porta alla chiusura in breve tempo dell’attività, qualunque essa sia.
Abbiamo dunque visto come la ricerca del prezzo basso non si concili con risultati di qualità, ed è proprio di questo che devi tenere presente quando acquisti i materiali dove le tue talee metteranno le radici.
Ti sarà sicuramente capitato che produttori di terricci o di paperpot ti abbiano offerto prodotti a prezzi accattivanti, ma al tempo stesso non siano stati in grado di garantire i risultati…
Mi preme ricordare che questi stessi produttori mischiano materiali diversi per ottenere substrati che come obbiettivo devono avere il basso prezzo… A chi importa se poi, una volta impiantate le talee, malauguratamente il paperpot si asciuga e non si ribagna più o se accidentalmente dovesse bagnarsi troppo non asciuga più…
In entrambi i casi il risultato è la morte certa delle talee.
Questi materiali a basso costo possono dare risultati in ambienti a bassa luminosità ma non sono affatto adatti ai nostri ambienti caratterizzati da condizioni climatiche diverse.
Nello sviluppo della miscela di Elepot® tutte queste cose sono state contemplate a lungo e i materiali sono stati messi in commercio solo dopo anni di utilizzo in azienda e milioni di talee prodotte, tanto che mentre altri materiali a volte hanno la data di scadenza oltre la quale l’uso risulta disastroso, Elepot® garantisce la sostituzione dei paperpot nel caso avessero perso la capacità di assorbire l’acqua dopo un anno.
Caratteristica fondamentale che garantisce più radici in meno tempo.
Se come me ritieni che il tempo è denaro, questo è il vero risparmio, non il basso costo iniziale.